Se le rette non sono pagate sempre dallo stesso genitore, entrambi i genitori possono richiedere il bonus relativamente alle rette pagate.
Il bonus può essere richiesto per un massimo di 11 mensilità e può avere importo variabile tra 1500 e 3000 euro in base alle fasce ISEE minorenni.
I genitori possono fare una domanda per ciascuna delle 11 rette mensili, tra gennaio e dicembre 2023, oppure richiedere le somme tutte insieme alla fine. In caso di ISEE non valido, se si è in possesso dei requisiti richiesti, si può presentare comunque la domanda, l'Inps erogata la somma minima (pari a 1.500 euro annui), successivamente, presentando l’Indicatore aggiornato, provvede a corrisponderel’eventuale l’importo mancante, a partire dalla data di presentazione.
La cifra erogata dall'INPS non può superare l'ammontare della retta mensile, in questo caso viene rimborsata solo la quota versata effettivamente dal genitore.
L'importo mensile deve comprendere il pagamento della retta e dei pasti relativi alla mensilità e il bollo; non deve comprendere però l'iscrizione al nido, il pre e post scuola e l'IVA, in quest'ultimo caso fanno eccezione gli asili nido gestiti dalle cooperative sociali.
Il Bonus Nido dell'INPS non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido prevista dall'articolo 2, comma 6, della legge n. 203/2008.
La domanda Bonus Nido è telematica e va presentata tramite il portale web dell'INPS, si può presentare in qualsiasi momento. e si può far ricorso ad un ente di patronato per ricevere assistenza gratuita.
Il bonus ha un fondo di erogazione limitato, per questo motivo vengono accettate le domande in base all'ordine di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Il Bonus Nido è erogato direttamente al richiedente mediante bonifico domiciliato o accredito su conto corrente bancario/postale, libretto postale, carta prepagata con IBAN o conto corrente estero Area SEPA, secondo le modalità scelte durante la compilazione della domanda.
Il pagamento avviene mensilmente mentre il rimborso per forme domiciliari di assistenza avviene una tantum.
In caso di perdita di uno dei requisiti richiestil’INPS interrompe l’erogazione del contributo.
Il Bonus Nido decade, inoltre, nei casi di perdita della cittadinanza, decesso del genitore richiedente, decadenza dall'esercizio di responsabilità genitoriale, affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda o a terzi.
Nell'eventualità di decadenza, l'altro genitore del bambino (o altro soggetto incaricato di responsabilità genitoriale) può subentrare ed accedere all'erogazione del beneficio.
La domanda di subentro si può presentare improrogabilmente entro 90 giorni dal verificarsi di uno degli eventi che hanno determinato la decadenza dell'agevolazione.